Il metodo

L’approccio breve strategico, fa riferimento al modello messo a punto da Paul Watzlawick presso il Mental Research Institute di Palo Alto ed evoluto da Giorgio Nardone, fondatore e direttore del Centro di Terapia Strategica ad Arezzo. Da oltre 25 anni, il modello può contare la sua evoluzione grazie allo studio di migliaia di casi. Questo ha permesso di mettere a punto protocolli d’intervento specifici per i vari disturbi, in grado di ottenere i primi miglioramenti dopo le prime sedute. L’intervento è strutturato nel modo  seguente:

> definizione del problema presentato dalla persona e individuazione dei tentativi fallimentari che alimentano il problema;

> accordo sull’obiettivo da raggiungere e prime indicazioni pratiche;

> sblocco del problema (rottura del circolo vizioso);

> consolidamento dei risultati ottenuti e verifica del mantenimento a distanza di tempo.

L’intervento sarà più breve possibile, infatti, i primi cambiamenti si possono avere già dopo i primi incontri. In particolare, se dopo 10 colloqui non ci dovessero essere dei miglioramenti, verrà valutata l’interruzione del percorso.

Risultati di efficacia dei protocolli di trattamento:

Disturbi fobici e ansiosi – 95%

Disturbi ossessivi e ossessivo compulsivi- 89%

Disordini alimentari- 83%

Disfunzioni sessuali- 91%

Disturbi dell’umore- 82%

Disturbi dell’infanzia e adolescenza- 82%

Dipendenza da internet- 80%

Presunte psicosi, disturbo borderline e di personalità- 77%

Sostegno psicologico per le seguenti problematiche:

Ansia, fobie, panico
Disturbo post-traumatico da stress
Disfunzioni sessuali
Paranoia
Depressione
Disordini alimentari
Disturbi ossessivi e compulsivi
Dipendenze
Blocco della performance
Insonnia
Problemi relazionali
Problemi sentimentali o di coppia
Problemi dell’infanzia o dell’adolescenza

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